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La Cena per farli conoscere regarder en ligne avec sous-titres anglais 1080p

La cena per farli conoscere

Per attirare l'attenzione, Sandro Lanza - attore televisivo in declino - il giorno di Natale inscena un suicidio che gli è quasi fatale. Ricoverato in ospedale, viene raggiunto dalle tre figlie, finora ignorate.

Il prolifico regista bolognese coglie l'occasione per chiarire due o tre cose sul cinema italiano svanito («Non ci sono più grandi registi»), mischiando vero e falso (la filmografia parzialmente inventata, alla _Caimano_, sui titoli di coda). Il desiderio del suo protagonista, quello di realizzare un remake di _Divorzio all'italiana_, si trasforma però involontariamente in una metafora dell'impotenza contemporanea che non può o non vuole (ri)pensare in grande.

Commenti (10) vedi tutti

talvolta Avati, che pure ha diretto bellissimi film, riesce ad essere insopportabilmente stucchevole: è il caso di questo lavoro, al cui pessimo risultato ha contribuito una Francesca Neri da prendere a pedate. Alla larga!

Commedia amara che vorrebbe rifarsi a Woody Allen, ma che riesce solo ad essere presuntuosa e noiosa.

Non ha proprio motivo di esistere questo film! Di una noia mortale, e non ho ancra capito cos intende trasmettere! Mah..

12 gennaio 2008 di marlucche

A me dispiace sempre dire male dei film italiani e non per una questione di campanilismo ma perché penso che magari pupi avati legge il sito di film tv e ci rimane male. insomma non fa piacere se qualcuno ti dice che il tuo film è brutto forte. Poi però penso. ma il Pupi non si fa tanti problemi e propinarci una tale schifezza. e dunque perché io non dovrei esprimere quelo che penso. leggi tutto

2 settembre 2007 di superficie 213

Avati gira questa commedia come di consueto con il uso stile pacato e brioso ma come per gli ultimi film girati c'e' qualcosa che non va a livello di sceneggiatura. Il film non e' male,anzi,le interpretazioni sono buone - Abatantuono e' bravissimo e la Neri strepitosa. - e nell'insieme pure il ritmo e' abbastanza buono. Solo che Avati,forse troppo preso a delineare il personaggio di. leggi tutto

28 febbraio 2015 di germarco

Nè la consueta poesia ed intimità caratteristica dei film di Pupi Avati (per inciso, meglio la parte iniziale e quella finale rispetto a quella centrale, che è la cena vera e prorpria); nè la grande bravura dell'attore (Abatantuono) e delle attrici principali (l'unica poco convincente e poco definita, così come il personaggio che rappresenta. leggi tutto

Nè la consueta poesia ed intimità caratteristica dei film di Pupi Avati (per inciso, meglio la parte iniziale e quella finale rispetto a quella centrale, che è la cena vera e prorpria); nè la grande bravura dell'attore (Abatantuono) e delle attrici principali (l'unica poco convincente e poco definita, così come il personaggio che rappresenta.

Disponibile dal 2 gennaio 2015 in Dvd a 9,39€

Il meglio del 2012

Un grazie di cuore a tutti gli utenti per l'entusiasmo evidenziato per questo nuovo raduno che stiamo organizzando io ed i miei compagnucci di merende - Gene55 - Maghella - Spopola - Supadany - non avrei mai pensato.

OVVERO, a dottó, ma stàmo a scherzà? “A dottó, direi che ci siamo. Tra poco possiamo dare il via alla. segue

Il meglio del 2011

Ricorda per sempre il 5 novembre, il giorno della cena degli utenti di FilmTv ad Ancona. Non vedo perchè di questo pranzetto, nel tempo il ricordo andrebbe interrotto. Ma l'uomo? So che il suo nickname era Maso.

Non male, si sente un'ispirazione non provinciale in questo film in cui tre sorellastre si riuniscono (vivono a Roma Parigi e Madrid) in occasione dei guai del padre

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Il meglio del 2009

Cinema e gastronomia: accoppiata spesso formidabile nella commedia - che il mangiare è cosa allegra per noi umani - e alle volte con risvolti grotteschi, quando l'abbuffarsi è pantagruelico. C'è poi un sottofilone.

Un estratto di fiction tv diluito in noia. Un Pupi Avati dallo stile irriconoscibile mobilita le sue icone, da Diego Abatantuono a Ines Sastre, per quello che sembrerebbe un saggio di decadentismo familiare contemporaneo. Però il film, in definitiva, si limita a giocherellare con la sociologia spicciola dell'indifferenza e dell'individualismo, e l'effetto, dove non è strampalato, è.

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Il meglio del 2008

A me dispiace sempre dire male dei film italiani e non per una questione di campanilismo ma perché penso che magari pupi avati legge il sito di film tv e ci rimane male. insomma non fa piacere se qualcuno ti dice che il tuo film è brutto forte. Poi però penso. ma il Pupi non si fa tanti problemi e propinarci una tale schifezza. e dunque perché io non dovrei esprimere quelo che penso.

Utile per 2 utenti3 commenti

Il meglio del 2007

Avati gira questa commedia come di consueto con il uso stile pacato e brioso ma come per gli ultimi film girati c'e' qualcosa che non va a livello di sceneggiatura. Il film non e' male,anzi,le interpretazioni sono buone - Abatantuono e' bravissimo e la Neri strepitosa. - e nell'insieme pure il ritmo e' abbastanza buono. Solo che Avati,forse troppo preso a delineare il personaggio di.

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